Ieri sera tentavo invano di scrivere un post dal mio cellulare, mi seccavo accendere il computer. Sono riuscita a creare solo una bozza "intitolata".
Povera me
bestiolina.
Volevo rendervi partecipi della giornata pessima che ho avuto e, di come mi sentivo
male e inutile.
Ieri ho sostenuto la prova parziale del mio esame (lo scritto in poche parole), e non è andato come speravo.
Non l'ho superato. Inizialmente l'avevo presa con filosofia, pensando che tra due settimane ci sarà un altro appello, poi mi è calata la
depressione in un baleno.
Ero e sono parzialmente sicura di non farcela, sono geroglifici per me.
Ho pensato seriamente di non farcela più, di
mollare, di aver scelto una strada sbagliata, troppo difficile per me e per il mio cervellino.
Effettivamente due anni fa ero indecisa se prendere questa strada, perchè spaventata dalla difficoltà. Ma l'esigenza di un'occupazione futura era la priorità.
Spesso ho queste crisi dove mi butto giù e, decido di scacciare quel poco di autostima rimanente così da potermi piangere addosso (
a little bit).
Poi però provo a riprendermi cercando di colmare i brutti pensieri con pensieri buoni e positivi, guardando a quelle
mete raggiunte con ottimi risultati sembrate tempo prima
montagne insormontabili.
Insomma, ieri per me è stata una giornata cupa, dove sarei stata a dormire tutto il tempo, abbracciata al mio piumone, però il dovere chiamava e io accorro come sempre.
Oggi la giornata si prospettava come quella di ieri, mi sono alzata
triste e sconsolata.
Non volevo andare a guardare gli orali dei 3 miei colleghi superstiti, però dovevo anche guardare l'obbrobbrio fatto.
Raggiungo l'uni, guardo l'orale della prima ragazza e nonostante non sia andata brillantemente il prof le assegna un bel 28.
La seconda è la mia
amica e collega, poverina entra nel panico e si blocca su ogni domanda.
La rimanda e mi sento in colpa per aver provato un pochino di invidia il giorno prima per il suo esito positivo dello scritto.
La consolo, ed è strano come il modo di vedere le cose cambia da un momento all'altro. Nel tirare su lei, tiravo su anche un pochino il mio umore. Nel tentativo di darle forza ma soprattutto motivazione, mi motivavo anche io.
Ovviamente non sono tornata ad essere la ragazza più felice e contenta di questo mondo, però so che con tanto tanto tanto tanto impegno e mettiamoci in mezzo pure tanto tanto "
lato B" , gli obiettivi si raggiungono
(si spera).
Adesso non mi resta che sfondarmi di studio. Mia madre mi ha proposto un affare,
(che di affare non ha un bel niente),
mi sveglia e mi prepara la colazione tutte le mattine se mi alzo per studiare alle
6 e mezza.
Ahahahah, non è una battuta. Però è l'unica cosa necessaria. La mente libera e riposata.
Non vado a
zappare la terra se no dovrei svegliami ancora prima, quindi mi conviene studiare.
Baci e abbracci cari amici.
La vostra
"desperate student" Ludo.